BIOGRAFIA
Carmela Tizziani nasce a Napoli il 29 Marzo 1972.
Nel 1996 si laurea in “Psico-Pedagogia” presso l’istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Nel 2019 consegue il diploma di “illustrazione” presso la Scuola Internazionale di Comics di Napoli.
Nel 2020 consegue il diploma di istruttrice di “yoga sciamanico”, di “Mindfulness”, “Shinrin-yoku” e “life counselling” presso Imaginal Academy International di SCW.
“Il più delle volte è la mente
che ci impedisce di volare”
Carmela Tizziani
IL REALISMO MAGICO
Vivo e sento l’arte fortemente in tutte le sue forme, come espressione interiore, ma soprattutto come fuga dalla realtà e dalla società.
Mi piace definire le mie opere “realismo magico”.
Opere che nascono da un processo di meditazione, che pratico da circa 3 anni.
Il processo meditativo ad approccio immaginale, nasce nel luogo del silenzio interiore
dove il chiacchiericcio disturbante della mente, che pone limiti e insicurezze, si calma.
A quel punto non sei più tu ad immaginare, ma sono le immagini che arrivano a te.
Comincia il dialogo con l’anima, che si esprime per immagini.
Tutto è simbolo e tutto è immagine, e da essi siamo circondati.
Si dice che per poter realizzare un sogno deve presentarsi l’immagine.
E’ da questo luogo segreto ed interiore che nascono le mie opere.
Opere che non sono una semplice pratica espressiva ed estetica, ma una profonda
esperienza di iniziazione, di guarigione e di evoluzione interiore alla scoperta dell’anima e della sua missione.
Opere descrittive e trasparenti, introspettive e visionarie, che parlano attraverso i simboli e che animano gli archetipi, attinte dall’inconscio collettivo.
Archetipi femminili che spesso ci sfuggono, ma da cui possiamo attingere forza e coraggio;
che liberano in noi quelle forze soccorritrici che da sempre hanno reso possibile all’umanità di sfuggire dai pericoli e dalle notti più lunghe e buie della vita.
Opere visionarie, capaci di portare nuove conoscenze, presagi e sviluppi futuri che possano operare trasformazioni nelle notti magiche, non solo su chi le elabora, ma anche su chi le contempla.
Ammirarle non con gli occhi della mente, ma con occhi che guardano dentro, gli occhi del cuore.
Lette come i sogni, per ritrovare l’accesso alle fonti più profonde della vita che altrimenti ci sarebbero precluse e che per comprenderne il significato bisogna lasciarsi plasmare dall’opera, come essa ha plasmato l’artista.